Il nascondiglio
di Pupi Avati
con Laura Morante, Burt Young, Treat Williams, Yvonne Sciò
Usa, Italia, 2007
100'
di Pupi Avati
con Laura Morante, Burt Young, Treat Williams, Yvonne Sciò
Usa, Italia, 2007
100'
Dispiace dover parlar male di questo film, ma quando ti siedi in poltrona dopo aver fatto mezz'ora di fila per il biglietto e cominci ad accusare sintomi univoci come mal di schiena, palpebra appesantita, posizioni scomode, nausea asmatica...beh, a quel punto non esistono argomenti che tengano. Dopo mezz'ora di coma vigile, mi sono destato cercando di capire perchè un film simile non funzionasse. Prendendo lentamente coscienza di me, ho cominciato a razionalizzare.
Non c'è attore che riesca ad esprimere qualcosa di sensato e funzionale alla storia, sembrano tutti messi lì tanto per, in altre circostanze diremmo fuori ruolo ma a tratti i ruoli sembrano mancare dallo stesso plot: fastidiosissimo udire la Morante che bisbiglia per tre quarti del film.
La sceneggiatura è insulsa, un utilizzo massiccio e scriteriato dei più triti luoghi comuni del cinema horror sulle case maledette, persino ahimè nelle sonorizzazioni affidate ad un Riz Ortolani qui non proprio al top della forma.
Non c'è nulla in questo film, proprio nulla e mi dispiace per Avati, ma quand'è così soltanto due sono le ipotesi: o abbiamo un grande regista italiano ormai stanco ed invecchiato oppure trattasi di mera operazione commerciale precostituita sulla necessità di cavalcare l'onda della rivitalizzazione del cinema di genere.
Meglio ritornare di corsa a casa, o meglio, alla casa dalle finestre che ridono.
3 commenti:
Devo andare a vederlo...
Cavoli... allora il libro era in effetti l'avvertimento di un flop...
Io non sono ancora andata a vederlo ma adesso non sono più tanto sicura di volerlo vedere...
Nonostante il libro sia stato una grandissima delusione, speravo almeno nel film :-(
Forse la Casa dalle Finestre che Ridono é solo un bel ricordo (tra l'altro acquistabile in dvd :-) ).
Peccato.
L'ho visto. Non è male in realtà, le idee ci sono anche se "La casa dalle finestre che ridono" è solo un bel ricordo a confronto. Gli anni cambiano i pupi invecchiano.
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