lunedì 22 settembre 2008

L'inquilino del terzo piano (1976)

un film di Roman Polanski
con Isabelle Adjani, Melvyn Douglas, Bernard Fresson, Roman Polanski


questo film mi ha ricordato in qualche modo non so come
la parte più nera del periodo universitario

forse per il senso di paranoia anni settanta
che trasuda dall'immagine sgranata

un gran bel film
se volete un film visionario non visionarista

un superbo chapliniano polanski

diverso da rosemary ma per certi versi affine:
ancora più cupo
ancora più frixiano

lunedì 8 settembre 2008

Caro diario (1993)

un film di Nanni Moretti
con Nanni Moretti, Silvia Nono, Renato Carpentieri, Antonio Neiwiller


quando scrissi terzo capitolo dell'attività balneare
ero seduto sulla tazza del cesso
probabilmente alle 6 di mattina
col cervello bevuto
di ritorno da un'inconcludente serata con i cosiddetti amici

e lì che capii per la prima volta
quanto produttivo poteva essere
scrivere durante l'eruzione dei flussi di associazioni di idee

in piscina si allenano i ragazzi della scuola:
vengo colto da una strana voglia di ritorno al fascismo
come antidoto alla noia e al torpore quotidiano

torno a casa e mi sento un figo
con la sigaretta in mano

reduce da un attacco di fame chimica
quietato a colpi di ketchup mortadella e pane in cassetta
mentre sole al limone grassa i piatti nel doppio lavello
ricordo moretti che si sveglia di notte
per sapere se il suo film va bene al botteghino

spesso i miti che ruotano intorno al cinema
ce li immaginiamo diversi da quello che sono in realtà

così io immagino i registi dei film dietro le quinte
come fascisti nella loro rigidità e nella loro scortesia verso il prossimo:
realizzo come tutti i valori che i registi
più morali sbandierano nei loro film
vengano puntalmente sconfessati dalla realtà del loro operare
e penso che moretti (in quanto mio mito idealizzato)
sia uno di questi
ma non ho prove per suffragare l'immagine di un mero pensamento

c'è una cosa che mi ha alquanto artisticamente destabilizzato:
incontrare un conoscente
che dopo aver accompagnato sua figlia a vedere kung fu panda
ha detto
"se fosse per me gli attori morirebbero tutti di fame"

mercoledì 3 settembre 2008

Deliverance (1972)

Directed by John Boorman. With Jon Voight, Burt Reynolds, Ned Beatty

Ho ripreso a nuotare con una certa regolarità

Sempre più di frequente mi capita di riflettere sul detto
troppo sport fa male

Per me invece troppo sport ci allontana dall'idea stessa di sport

Nella mia scuola
vent'anni fa
essere sportivo significava non tanto raggiungere un equilibrio fisico e mentale
interiore ed esteriore
ma essere competitivi
ad ogni costo

Mentre l'acqua della piscina scorre fluida tra un dorso e una rana
rifletto sul personaggio interpretato da Burt Reynolds
nel monumentale Deliverance (Un tranquillo week end di paura)

Reynolds è una sorta di superuomo/supersportivo apparentemente integrato con la natura

Solo nel tragico finale Boorman ce lo mostra invece come un essere innaturale
non solo nel suo totale rifiuto delle regole dettate dalla moderna civiltà
ma nell'eccessiva spropositata tensione al superamento di limiti che la natura stessa ci pone