USA 1986
Durata: 120'
Regia: David Lynch
Cast: Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini, Dennis Hopper, Laura Dern.
I'll be happy in my dreams
Only in dreams
in beautiful dreams.
Velluto Blu è una delle più splendide rappresentazioni del tema dei sogni infranti.
Preso da ogni sua angolazione contiene a mio modo di vedere questa chiave interpretativa.
Il pettirosso non è più un messaggero di pace, come nel sogno di Sandy, ma un naturale divoratore d'insetti.
Il banale e superficiale mondo americano dipinto alla stregua di una situation-comedy diventa un mondo di estrema assurda ma soprattutto complice violenza e ingiustizia: il "buon" Jeffrey che schiaffeggia Dorothy (che a sua volta gode masochisticamente) è la rappresentazione del male che è parte integrante dell'uomo. Il bravo ragazzo americano è un voyeur che si introduce clandestinamente nell'abitazione di Dorothy. Nel male convivono il tradimento e il godimento. Jeffrey col pretesto di giocare a fare l'investigatore, in realtà si lascia trascinare dal fascino perverso di Dorothy, illudendo così Sandy: quest'ultima a sua volta tradisce il suo ex con Jeffrey. Lynch costruisce una catena di tradimenti che porta al male assoluto quello di Frank, dove non c'è spazio per freni e inibizioni di alcun genere.
Allo stesso modo, in chiusura, lo sguardo di Dorothy che, riabbraccia finalmente il figlio ormai libera dalla schiavitù di Frank, passa gradualmente dalla gioia ad un'inspiegabile angoscia.
Durata: 120'
Regia: David Lynch
Cast: Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini, Dennis Hopper, Laura Dern.
I'll be happy in my dreams
Only in dreams
in beautiful dreams.
Velluto Blu è una delle più splendide rappresentazioni del tema dei sogni infranti.
Preso da ogni sua angolazione contiene a mio modo di vedere questa chiave interpretativa.
Il pettirosso non è più un messaggero di pace, come nel sogno di Sandy, ma un naturale divoratore d'insetti.
Il banale e superficiale mondo americano dipinto alla stregua di una situation-comedy diventa un mondo di estrema assurda ma soprattutto complice violenza e ingiustizia: il "buon" Jeffrey che schiaffeggia Dorothy (che a sua volta gode masochisticamente) è la rappresentazione del male che è parte integrante dell'uomo. Il bravo ragazzo americano è un voyeur che si introduce clandestinamente nell'abitazione di Dorothy. Nel male convivono il tradimento e il godimento. Jeffrey col pretesto di giocare a fare l'investigatore, in realtà si lascia trascinare dal fascino perverso di Dorothy, illudendo così Sandy: quest'ultima a sua volta tradisce il suo ex con Jeffrey. Lynch costruisce una catena di tradimenti che porta al male assoluto quello di Frank, dove non c'è spazio per freni e inibizioni di alcun genere.
Allo stesso modo, in chiusura, lo sguardo di Dorothy che, riabbraccia finalmente il figlio ormai libera dalla schiavitù di Frank, passa gradualmente dalla gioia ad un'inspiegabile angoscia.
Quando Sandy piange dinanzi ad una Dorothy sconvolta che rivela il suo amore per Jeffrey, frixo ride impulsivamente e allo stesso modo quando Frank massacra Jeffrey e la prostituta balla sul tetto della macchina.
L'uomo è una creatura così fragile da avere un'irreprimibile esigenza di vivere nel sogno e questo trovo sia in fondo il senso stesso del fare cinema.
Fondamentale.
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